Lo stemma della Sardegna
Philipp Strebel Commenti 0 commenti
Origine dello stemma
L’origine esatta dello stemma sardo è controversa, ma probabilmente risale all’epoca della riconquista cristiana della penisola iberica (Reconquista) e delle battaglie contro i Mori. Una teoria comune è che la Corona d’Aragona, che regnò sulla Sardegna nel Medioevo, usasse lo stemma come simbolo di vittorie sugli oppositori musulmani.
Il motivo delle quattro teste di moro si ritrova anche nello stemma dell’Aragona (Spagna) e in rappresentazioni simili in Catalogna. Un’antica leggenda narra che rappresenti le quattro teste mozzate dei re moreschi sconfitti dal re Pietro I d’Aragona nella battaglia di Alcoraz (1096 ).
Significato dello stemma
Lo stemma è costituito da una croce rossa su fondo bianco (la croce di San Giorgio) e da quattro teste nere con cerchietti. Simboleggia:
•Il cristianesimo e le sue vittorie sui Mori (la croce come simbolo cristiano),
•I quattro Giudicati storici della Sardegna: Arborea, Gallura, Torres e Cagliari,
•L’identità e l’indipendenza sarda.
Com’è cambiato lo stemma?
Nel corso dei secoli, ci sono state diverse modifiche al design:
•Prime raffigurazioni (XIII-XVII secolo): i Mori avevano bende o fasce aperte e guardavano a destra.
•Periodo spagnolo e piemontese (XVII-XVIII secolo): i mori erano spesso raffigurati bendati, il che è stato interpretato come sottomissione.
•XX secolo: Le bende sono state spostate fino alla fronte per simboleggiare la libertà della Sardegna.
•Determinazione ufficiale 1950: la versione attuale mostra i quattro mori con gli occhi aperti e le fasce per la testa, che guardano a sinistra. E’ stato ufficialmente istituito come stemma regionale della Sardegna dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Lo stemma dei Quattro Mori è oggi un forte simbolo dell’identità della Sardegna e viene utilizzato su bandiere, documenti ufficiali, maglie da calcio (Cagliari Calcio) e molti prodotti.