Rifrattometro
Philipp Strebel Commenti 0 commenti
Piccolo strumento, grande effetto
Come i viticoltori leggono la luce per determinare il momento perfetto per la vendemmia
Sembra poco appariscente nella mano dell’enologo: un piccolo dispositivo di misurazione allungato che funge da binocolo per la tasca dei pantaloni. Ma il rifrattometro è uno degli strumenti più importanti in vigna, perché rivela quanto è dolce l’uva e se è matura per la raccolta.
🌞 Come funziona il rifrattometro
Il principio è semplice ma geniale: la luce cambia direzione quando passa attraverso liquidi di diversa densità – questo effetto è chiamato rifrazione. Più zucchero viene disciolto in un liquido, più la luce viene rifratta.
Il rifrattometro misura questo indice di rifrazione e visualizza il risultato su una scala – in gradi Babo, Brix o direttamente come potenziale contenuto alcolico.
🍇 Dalla vigna all’occhio
Per la misurazione, l’enologo ha bisogno solo di poche gocce di mosto. In vigna è sufficiente schiacciare alcuni acini, mettere il succo sulla superficie di misurazione, tenere il dispositivo in proporzione alla luce e il valore appare nell’oculare.
I moderni rifrattometri digitali mostrano anche il valore su un display e lo convertono direttamente in diverse scale.
📈 Perché il rifrattometro è così importante
Il contenuto zuccherino nell’uva non solo determina la gradazione alcolica successiva, ma è anche un indicatore della maturazione fisiologica degli acini. Insieme ai valori di acidità e ai campioni sensoriali, il rifrattometro aiuta a determinare il momento perfetto per il raccolto .
🕰 Storia e sviluppo
La rifrazione ottica è stata descritta scientificamente già nel XIX secolo. I primi rifrattometri portatili sono stati utilizzati nell’industria alimentare e successivamente in viticoltura. Oggi il dispositivo è così diffuso che quasi nessun viticoltore inizia la vendemmia senza di esso.
Risultato:
Il rifrattometro è un aiutante silenzioso: legge la luce per dirci quando la natura è pronta. Qualche goccia di sidro, uno sguardo al dispositivo – e l’enologo sa: è ora.